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According to that article, both MZD's father and his sister go by the name of 'Amos Poe'...
Odd, to say the least.
By the way, if anyone wants a translation of that... tough. No not really, but it doesn't really say much we haven't already heard a million times, except for the Amos Poe thing. Um, yeah.
One interesting comment, which sutrix et al. will appreciate, is that the story is abstruse enough to have come from the pencil of Matt Groening.
Edit:
Originally posted by mar_ko
p.s.: qualcuno vuole anticipare al pubblico italiano il plot del nuovo romanzo d mzd?
Da Mark Z. Danielewski, autore del bestseller di Foglie, viene il suo sbalorditivo Only Revolutions, un sensazionale romanzo tipo "road movie" americano che si tratta di Sam e Hailey — due giovani intrattabili ed indiavolati che si lanciano magicamente dalla guerra civile americana alla guerra in Iraq ed ancor oltre. Con la loro flotta sempre crescente di macchine, dalla Model T alla Shelby Mustang, questi due ragazzini affascinanti non si fermano mai, e non invecchiano neppure. Si presentano a delle feste a New Orleans, si precipitano lungo il fiume di Mississippi, ed attraverso i "Badlands", dimezzando la nazione intanto che cercano di correre più velocemente della Storia stessa. E là dove le porta tutto questo è ciò che fa girar le pagini, persino il libro stesso. Alternando tra Hailey e Sam, questo romanzo caleidoscopio racconta la storia d'amore più strana, emozionante e lirica d'essere pubblicata da più di una generazione. Animante, mozzafiato, una meraviglia.
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L'ARTICOLO
CONSIGLI, AGGIUNTE, PERSONAGGI: I LETTORI SU INTERNET CAMBIANO I TESTI INSIEME ALL’AUTORE
Gli scrittori vanno sul Web
e il romanzo non finisce più
26/6/2006
di Fabio Sindici
La trama è più che bizzarra: due adolescenti, Hailey e Sam, viaggiano senza invecchiare attraverso conflitti e rivoluzioni, dalla Guerra di Secessione americana all'invasione dell'Iraq nel 2006. Una storia «on the road» fanta-surreale: infatti se i protagonisti rimangono uguali per un secolo e mezzo, i veicoli sui quali si muovono cambiano; e corrono perfettamente al passo con i tempi.
Altro fatto insolito è che l'anticipazione di (Solo rivoluzioni), il secondo, molto atteso, romanzo di Mark Z. Danielewski, in libreria negli Usa il prossimo settembre (in Italia all'inizio del 2007), abbia avuto l'onore di una voce su Wikipedia, la vastissima enciclopedia virtuale nata sul web grazie ai contributi e alle correzioni digitali di migliaia di collaboratori. Only revolutions non è rivoluzionario solo nel titolo, ma soprattutto nella forma. L'autore, divenuto celebre con di foglie (pubblicato in Italia da Mondadori), ha annunciato che si potrà leggere nei due sensi, dal principio alla fine, e viceversa. Il romanzo avrà centinaia di note a margine che spiegheranno come diverse svolte nella trama siano dovute ai suggerimenti dei lettori affezionati di Danielewski confluite su un forum di Internet. Il gruppo dei lettori ha avuto un accesso protetto alla stesura del romanzo «in progress». I consigli vanno dal carattere dei personaggi ai diversi tipi di auto che appaiono nel libro. Insomma, un romanzo collaborativo che ha avuto una genesi parziale sulla rete, simile in questo a Wikipedia, enciclopedia a mani multiple. Nelle rivoluzioni letterarie di Danielewski, però, il controllo ultimo, la parola definitiva, spetta ancora all'autore.
C'è qualcosa nell'aria, si diceva una volta. C'è qualcosa online, si potrebbe dire oggi. Tra letteratura e Internet. Non solo la rete digitale sta scardinando le porte dell'editoria tradizionale, ma sta cambiando il modo di scrivere libri; e il rapporto tra gli autori e il loro pubblico. Prendiamo Matthew Pearl, che dopo il best-seller Il Circolo Dante ha appena mandato in libreria The Poe Shadow (L'ombra di Edgar Allan Poe, in uscita in Italia per Rizzoli), in cui un investigatore francese, ispiratore di un grande personaggio di Poe, l'onnisciente ragionatore Auguste Dupin, prova a risolvere i misteri dietro la morte del poeta del Corvo. Pearl, come aveva già fatto nel Dante Club, ha messo sul suo sito web personale alcuni capitoli segreti che si possono inserire in diversi punti del nuovo romanzo. Sono digressioni, incisi, rispetto alla storia di carta, che può farne a meno. Sono piuttosto un modo, per lo scrittore, di creare un doppio filo con il suo lettore. Attraverso il libro, e attraverso Internet.
Sarà un'incontinenza autoriale? Il libro che travasa dalla pagina stampata a quella elettronica. Il dibattito,
specialmente in America, fa scottare le penne (o i polpastrelli sui tasti del computer, se si preferisce una metafora aggiornata). Al recente «Book Expo» di Washington, una convention di editori e librai, John Updike, venerabile mandarino della letteratura americana, ha usato parole affilate per definire il nuovo fenomeno: «Da quello che leggo, è uno scenario orribile». Updike si riferisce in particolare all'ipotesi che in futuro gli scrittori anziché usufruire dei diritti d'autore possano vendere non ben specificati «accessi al creatore». Updike è oggi un pentito della scrittura su Internet. Nel 1997, il creatore dell'epopea middle-class di Rabbit aveva dato l'incipit a un mistery sperimentale sulla rete, i cui i capitoli successivi vennero compilati da altri scrittori, di minor fama. Tra gli altri antesignani della scrittura in diretta sul web ci sono l'italiano Nanni Balestrini e l'americano Douglas Coupland che in passato ha messo online racconti inediti.
Oggi, un difensore del romanzo in rete è l'indiano Vikram Chandra che ha da poco consegnato al suo editore inglese Faber una saga di mille pagine ambientata nella malavita di Mumbai. Ha definito, in un'intervista al New York Times, scrittori ed editori digitali come i barbari alle porte della fortezza dell'editoria tradizionale. «Ma i barbari hanno sempre voglia di negoziare» ha precisato. Faber ha già messo online il primo capitolo di Sacred Games, il libro di Chandra. Lisa Scottoline, giallista di successo, da tempo mette «in chiaro», due o tre capitoli dei suoi libri sul suo sito web. Il gioco di sponda tra Internet e la letteratura funziona. Due anni fa, l'autrice di Belle de jour ottenne un anticipo milionario (in sterline) per mettere su carta le sue memorie di squillo di lusso, solo grazie al successo di un blog in cui faceva già cadere tutti i possibili veli (Diario intimo di una squillo per bene, Sonzogno). ha già avuto la sponsorizzazione dal sito di un altro scrittore famoso, Chuck Palahniuk. E' presto per dire se Internet sta cambiando la forma romanzo. Nessuno si arrischia.
Haruki Murakami, autore giapponese di culto più in occidente che in patria, ha un approccio diverso. Sul suo sito riproduce in immagini e suoni le atmosfere stralunate dei suoi libri. Riguardo all'ultimo, Kafka on the shore (in uscita da Einaudi), si naviga tra bottiglie di vodka, si ascolta musica pop, si seguono sulle piantine di Tokyo i vagabondaggi dei protagonisti. Quasi un pendant multimediale. L'utopia dell'opera aperta trova la sua dimensione sul web? O sono astute prove di marketing? Il romanzo, più probabilmente, cambia con i tempi e i mezzi di comunicazione. Restando un romanzo, in fondo. Il feuilleton ottocentesco dei Dumas padre, figlio & co. è stato insieme una formidabile trovata editoriale, e una forma della letteratura. Il libro aperto sul web è ancora un esperimento. Ma potrebbe diventare una rivoluzione.
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